Un trentenne blindato nella sua gabbia di solitudine e paure. Un nonno, psichiatra novantenne, che rompe quelle sbarre e lo costringe a uscire allo scoperto con la forza della saggezza, dell’ironia, dell’amore. E di una contagiosa leggerezza. Due vite, due destini a confronto che si intrecciano nei loro sogni e fallimenti, a restituire le diverse tappe di quella formidabile avventura umana che a ciascuno di noi tocca attraversare.
In questo suo ultimo romanzo, la penna graffiante di Marilù Manzini si fa dolce e sinuosa. Si imbeve della tenerezza di chi sa ascoltare la voce dell’esperienza. E ci regala pagine di commossa gratitudine, di irriverente lucida speranza. Pagine che fanno bene al cuore.