Umanità del 2013. Povera, sola e violenta. La crisi ha colpito duro, l’egoismo metodologico delle banche incatena e il prossimo, fisicamente vicino, troppo vicino, diventa un miraggio o un pericolo che attenta a un solipsismo patologico e autistico. Cosa rimane? Trincerarsi nel bunker di un individualismo debole, consegnarsi alle logiche dell’homo oeconomicus o trascendere la vita su face book, mentre la politica ha perso gli antichi legami con i sogni e non sa più scorgere la visione di un mondo migliore e possibile? Insomma, stiamo facendo evaporare tutte le particelle dorate degli chassid; Martin Buber ha predicato invano e l’uomo [...]
Tratto da America! America? – Sguardi sull’Impero antimoderno n 6/2014