Se fino alla fine del XIX secolo i sogni venivano interpretati dagli intellettuali in base ai dettami della cultura predominante, all’inizio del Ventesimo, la scoperta dell’Inconscio aprì la strada a una concezione molto diversa. I sogni, secondo Freud, altro non sarebbero che finestre aperte dal sonno sul passato del sognatore – in particolare, sulle sue parti meno gradevoli.
A differenza dei più, tuttavia, i quali nei sogni rivivono simbolicamente le brutte esperienze relegate nell’inconscio, affinché non turbino più la vita quotidiana, sembra che nel corso della sua non lunga esistenza H. P. Lovecraft abbia effettuato l’operazione inversa: è andato incontro ai [...]
Tratto da H.P. Lovecraft #2 – L’orrore cosmico del Maestro di Providence n 8/2014