Pusher atto secondo, ovvero il purgatorio tra i due inferni, ovvero Tonny (Mads Mikkelsen) che cerca di reinserirsi nella propria esistenza e nella propria famiglia. Ma la madre è morta mentre lui era al gabbio – lo apprende via citofono da un’inquilina dello stabile – e il padre Smeden, il Duca in nero (Leif Sylvester), è uno stronzo patentato che lo reputa una nullità. Sangue sulle mie mani recita il sottotitolo italiano, ma è come se dicesse «sangue del mio sangue», seppur negletto, marcio, contaminato.
Si capisce che aria tira già dall’incipit in medias res, con asserzioni che fungono da proemio [...]
Tratto da Nicolas Winding Refn n 4/2017